Quali e quanti sono ancora i muri da abbattere per far sì che le genti di tutto il mondo riescano a vivere nel pieno dei propri diritti e delle proprie libertà, in una realtà sostenibile, senza sofferenze, malattie, violenze, guerre e inquinamento ambientale? In quale misura le popolazioni che stanno bene possono garantire salute, benessere sociale e pace a quanti soffrono fame e guerre? E, nell’Era della globalizzazione, quali sono le barriere ancora da eliminare per far sì che il diritto alla vita, possibilmente di qualità, venga rispettato e non si debba più assistere a bambini e donne violentati e uccisi? Ad anziani abbandonati a loro stessi alla fine di un percorso che la moderna medicina rende ancora più lungo, ma dove alla fine c’è, per chi ha la fortuna di averla, solo la famiglia. La tutela dell’anziano fragile oggi è un’emergenza sociale a livello mondiale: per l’innalzarsi dell’età media della popolazione, per l’aumento delle cronicità e relativo incremento della spesa sanitaria, per l’allargarsi della povertà, per l’equità tra le generazioni, per i carichi di cura della rete parentale.
In questo capovolgimento storico e socio-culturale, prima ancora che demografico-epidemiologico ed economico, fare la differenza sta a tutti noi. Abbiamo bisogno di Istituzioni che siano efficaci ed inclusive in grado di offrire educazione di qualità ed assistenza sanitaria, eque politiche socio-economiche e protezione ambientale inclusive.
Il giornalista ha l’obbligo etico di conoscere la criticità della problematica, individuare e suggerire possibili soluzioni da condividere con l’opinione pubblica.
Scarica gli atti del seminario organizzato da UGIS e FAST con la collaborazione di Comune di Brescia, Fondazione Brunelli Onlus, Università degli Studi di Brescia, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Brescia, Ordine dei Farmacisti della Provincia di Brescia, Brescia Mobilità: