Cervelli che contano
di Giorgio Vallortigara e Nicla Panciera

Se vediamo uno stormo di uccelli «per un secondo o forse meno» – come nel famoso apologo di Borges nell’Artefice –, non siamo in grado di stabilire il numero esatto di volatili: possiamo però stimarne approssimativamente l’ampiezza, giudicare se lo stormo è più grande o più piccolo rispetto a un altro. Muovendo da questo elegante esempio letterario, Giorgio Vallortigara e Nicla Panciera ci introducono alla scoperta che la successione dei numeri interi, la cosa più intuitivamente discreta, è rappresentata nel cervello da quantità continue, affette da caratteristico «rumore».