Anche quest’anno l’Assemblea della nostra Associazione si è tenuta – come nel 2016 – a Piacenza.
La Fondazione di Piacenza e Vigevano che ci ha ospitato, ha voluto con questo gesto riconfermare la sua attenzione e il suo interesse per Ugis e per le battaglie che essa conduce fin dalla sua nascita, nel 1976, in favore della scienza e delle sue conquiste.
E’ importante, come ha sottolineato il Presidente della Fondazione Massimo Toscani nel suo discorso di benvenuto alla cena sociale che ha avuto luogo nello storico Palazzo Rota Pisaroni, che la scienza diventi finalmente parte integrante della cultura e della coscienza di una nazione, e per raggiungere questo risultato è indispensabile che chi fa divulgazione lo faccia con entusiasmo, correttezza e onestà intellettuale. E questa è proprio la missione di Ugis e dei suoi soci: rendere partecipi i cittadini delle conquiste della scienza senza infingimenti riferendo fatti e risultati. Spesso si assiste infatti a uno stravolgimento della scienza e alla sua strumentalizzazione per fini diversi e anzi opposti a quelli per i quali la ricerca scientifica è nata e viene praticata. Ne sono testimonianza vistosa alcuni eventi recenti che hanno messo a torto la scienza e la ricerca sul banco degli imputati.
Ma oltre alla riunione assembleare che si è svolta nel pomeriggio dei venerdi primo dicembre, l’evento è stato accompagnato da un intenso programma di approfondimento svoltosi nella giornata di sabato. I giornalisti hanno quindi potuto approfittare dell’opportunità di partecipare al seminario della mattina che ha trattato alcuni aspetti di punta della scienza e della tecnologia dedicati in particolare alle applicazioni nell’energia e all’innovazione nella salute.
Manuela Raimondi, docente del Politecnico di Milano ed esperta di nanotecnologie ha trattato il tema delle tecnologie di frontiera per la medicina rigenerativa.
Mariano Tarantino, responsabile Divisione ingegneria sperimentale del Dipartimento fusione dell’Enea ha parlato del contributo dell’Italia nello sviluppo Lo sviluppo della tecnologia della fusione.
Nicola Armaroli, direttore della rivista “Sapere” e dirigente di ricerca CNR ha illustrato il futuro dell’energia per i prossimi cinquant’anni.
Di grande attualità a chiusura della mattinata l’intervento di Giovanni Rossi, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna che ha trattato un tema scottante e fonte di apprensione: l’etica nel giornalismo medico-scientifico; l’approccio alla deontologia nell’epoca di internet, dei social e del rischio delle fake news.
Infine, nel pomeriggio di sabato 2 dicembre nel Salone di Palazzo Gotico, un parterre d’eccezione ha concluso in modo brillante e direi quasi scoppiettante due intense giornate di lavoro e di scambi di idee con quattro relatori d’eccezione: Lucio Rossi direttore del nuovo progetto High Luminosity del Cern; il presidente dell’Enea Federico Testa; Sergio Bertolucci presidente della Commissione Grandi rischi ed ex direttore di ricerca del Cern di Ginevra e Luca Parmitano astronauta dell’Esa, protagonista di una rischiosa passeggiata spaziale.
Nel presentare gli ospiti, il nostro Presidente Giovanni Caprara ha ricordato non senza una punta di commozione un altro grande scienziato italiano, fondatore del Cern, Edoardo Amaldi, originario di Piacenza, cui la fisica italiana deve moltissimo per la sua opera di ricostruzione dopo la guerra e per la sua intensa attività di scienziato.