Venti racconti che hanno come teatro città grandi e piccole dove si sono svolte vicende a vario titolo significative per il cammino della scienza. Venti storie vissute da scienziati noti e meno noti, attraversando il tempo, dall’antichità, al Medioevo, all’epoca moderna e contemporanea; toccando luoghi diversi, in Europa e con qualche puntata negli altri continenti.

Si incontrano personaggi come Archimede, Galileo, Marconi, Einstein ma anche Keplero, Mendel, Foucault, Hubble e altri ancora; la narrazione ci comunica la loro passione per la ricerca, ci rende partecipi della trama di rapporti entro i quali è maturata la loro capacità di indagine, ci fa rivivere i momenti decisivi di scoperte che hanno segnato la storia della matematica e delle scienze sperimentali.

In ogni capitolo vengono offerti suggerimenti per ripercorrere i passi di questi personaggi e vengono date indicazioni geografiche per visitare i luoghi e gli ambienti che hanno visto fiorire e hanno alimentato la loro creatività.

 

“Questo lavoro di Mario Gargantini offre molti spunti per allargare il cammino scientifico e tecnologico al retroterra storico, geografico e umano da cui sorge. Non si propone un percorso esaustivo, ma una successione di storie esemplari che colgono momenti e personaggi altamente significativi. Ad ogni capitolo la scena cambia e ci si trova immersi in una nuova vicenda storica, catapultati in una diversa località geografica, nelle relazioni personali che fanno da cornice a un nuovo episodio di conquista. L’ambientazione si appoggia sull’immaginazione che, sempre rispettosa del dato storico, rende vivaci le figure dei personaggi e ci fa immedesimare nelle loro vicende. È un libro accessibile a tutti, di sicura utilità per il mondo della scuola, dove i giovani formano non solo la loro conoscenza analitica ma anche la loro visione del mondo e della conoscenza. Ma sarà utile anche a noi addetti ai lavori, abituati a picchiare duro sul nostro particolare specialistico, a volte perdendo il gusto dell’orizzonte ampio nel quale le nostre discipline sono maturate”.
dalla Prefazione di Marco Bersanelli