La salute dell’uomo moderno è ancora oggi messa in pericolo da vecchie e nuove malattie infettive e dalle così dette “malattie non trasmissibili“: infarto, ictus, ipertensione, diabete, obesità, bronco-pneumopatie croniche, alcune forme tumorali, malattie neurodegenerative. Queste malattie, se non opportunamente contrastate da accorte iniziative di prevenzione primaria e secondaria, rischiano di portare al collasso anche le economie dei paesi più ricchi. Prevenire è meglio che curare, affermava Ippocrate 2.500 anni orsono e sicuramente il prendersi cura della propria salute e del proprio benessere sin da subito è buona prassi che consente di godere al meglio la vecchiaia senza esporla ad una eccessiva medicalizzazione. In questo progetto di prevenzione, la buona educazione ed il buon senso del singolo cittadino aiutano ma, da soli, non bastano.

E’ responsabilità dei decisori politici e delle istituzioni sanitarie individuare le maggiori criticità della salute dei cittadini, dell’ambiente in cui vivono e lavorano, delle loro abitudini alimentari e dei loro stili di vita. Occorre promuovere mirate campagne di prevenzione che interessino ambo i sessi di tutte le età. Per quanto riguarda l’obbligatorietà dei vaccini, la prescrizione delle cure, al medico la responsabilità del proprio operato; al cittadino l’opportunità di farsi guidare e curare dalla scienza medica, l’unica basata sull’evidenza scientifica. E’ compito dei giornalisti conoscere la situazione e coinvolgere operatori e pubblico con una informazione responsabile.

Seminario organizzato da Ugis e Fast d’intesa con OdG- Ordine giornalisti della Lombardia nell’ambito del ciclo di incontri “Salute in Comune”. Con la collaborazione di: Comune di Brescia, Fondazione Brunelli Onlus, Università degli Studi di Brescia, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Brescia, Ordine dei Farmacisti della Provincia di Brescia, Brescia Mobilità

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