Giovedi 14 aprile 2016 si è tenuto il seminario “La chimica spiegata al pubblico e la catalisi giornalistica” organizzato da UGIS e Fast d’intesa con ORG-Ordine regionale giornalisti della Lombardia e con il patrocinio di Sci-Società chimica italiana sezione Lombardia.
Pochi comparti tecnologici sono oggetto di una percezione contraddittoria da parte dell’opinione pubblica come la chimica e le sue applicazioni. Questo dipende dalla scarsa conoscenza dell’impatto negativo provocato dal suo cattivo impiego; ma soprattutto da non considerare gli enormi benefici che la chimica ha dato e continua ad assicurare al genere umano e all’ambiente che lo circonda. Alimentazione, ambiente, energia, trasporti, processi industriali…, solo per citare alcuni settori, senza la chimica non avrebbero potuto svilupparsi e creare valore.
Non potendo affrontare l’argomento nella sua interezza, il seminario si è limitato a pochi esempi quali il contributo della chimica organica a molte discipline scientifiche; le applicazioni per i beni culturali e artistici, che si confermano la vera ricchezza dell’Italia con il 70% del patrimonio mondiali (fonte Unesco). Non sono mancati suggerimenti ai giornalisti per svolgere una comunicazione responsabile basata sulla conoscenza. Per esempio, parlando di plastica “verde” non è giusto limitarsi alle “magnifiche sorti e progressive”: bisogna raccontare che sta aggravando l’inquinamento dei mari. Oppure, parlando del rapporto chimica-ambiente, il giornalista deve scavare a fondo, cominciando dal passato e pungolando l’industria, che preferirebbe il silenzio. Spesso quest’operazione porta anche a scoprire che, pur con alcuni scheletri nell’armadio, la chimica è sempre stata alle radici del benessere materiale.
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