Più di 4.000 esperti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato al congresso EFIC tenutosi a Vienna dal 2 al 5 settembre 2015. I risultati del congresso, il cui motto era “tradurre le evidenze scientifiche nella pratica clinica”, sono stati di grande rilevanza non solo in termini strettamente medici, ma anche in termini di salute pubblica che evidentemente comprende anche i costi sociali.
Durante le varie sessioni del congresso sono stati affrontati diversi argomenti, tra i quali l’uso degli oppiacei nel trattamento dolore acuto post operatorio e cronico, il trattamento personalizzato di dolori neurologici, l’approccio epidemiologico all’eziologia del dolore cronico, l’impatto sociale delle varie patologie che causano dolore, le emicranie croniche refrattarie, la misura del dolore nei bambini.
Per brevità, ci soffermeremo su due questioni rilevanti legate al potenziale abuso di oppioidi e gabapentonoidi nel trattamento del dolore cronico e le recenti evidenze sul trattamento dell’emicrania anche quella farmaco resistente.
Per quanto concerne l’uso degli oppioidi, il Prof. Bart Merlino, presidente eletto della Federazione Europea dolore EFIC, ha avvertito che alla luce dei recenti dibattiti sulla terapia a lungo termine con analgesici oppiacei, “noi non vogliamo buttare via il bambino con l’acqua sporca. Il dolore cronico distrugge molte vite dei malati e noi abbiamo, ancora oggi, pochi strumenti a nostra disposizione per lenire senza eccessivi effetti collaterali tale stato invalidante. Gli oppiacei forniscono importanti opzioni terapeutiche nel portare sollievo dal dolore acuto e cronico. Non dobbiamo stigmatizzare questi analgesici, ma dobbiamo, invece, chiarire come possono essere utilizzati in modo sicuro ed efficace.
Per quanto, infine, riguarda i trattamenti contro l’emicrania, nel corso del seminario “ ad hoc” è stato più volte affermato che oggi l’emicrania colpisce quasi un miliardo di persone nel mondo. Secondo il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), circa il 18% delle donne e il 6% degli uomini hanno avuto almeno un attacco di emicrania episodica nell’arco temporale di un anno.
Invece, circa il 2% della popolazione adulta mondiale soffre di emicrania cronica, una condizione neurologica notevolmente disabilitante che ha costi sociali non trascurabili. Gli esiti del seminario sull’emicrania hanno messo in luce la necessità di nuovi approcci d’indagine medica e di cura con nuovi farmaci e con altre tecniche tra cui l’elettrostimolazione del nervo vago.
Bartolomeo Buscema