Si può avere una vita umanamente molto ricca e piena – due mariti, quattro figli, molti amici, tanti interessi culturali – e nello stesso tempo essere una scienziata impegnata nella ricerca e tenace nel difendere la propria visione anticonformista nel campo della biologia evolutiva? La biografia di Lynn Margulis, la biologa americana scomparsa in piena attività nel novembre 2011 a 73 anni e tuttora rimpianta da quanti la conobbero e apprezzarono, dimostra che è pienamente possibile.

Studentessa precoce e dotata, Lynn, allora giovane sposa di Carl Sagan, si appassionò molto presto al vasto e quasi ignorato mondo dei microrganismi e ne divenne fin dal suo primo importante articolo del 1967 la portavoce, convinta che in essi risiedesse la chiave dell’evoluzione del nostro pianeta e di tutte le forme di vita che lo abitano. Prima ridicolizzata, poi avversata dall’ambiente scientifico in cui predominava il neodarwinismo, gradualmente riuscì a dimostrare che tutte le cellule sia vegetali che animali possono funzionare e, in molti casi, dare origine a nuove specie solo grazie alla simbiosi con antichissimi batteri. Questa sua visione del mondo, considerata inizialmente eretica in quanto pone al centro la cooperazione tra organismi diversi anziché la competizione, è ora universalmente accettata, ha fatto fare un balzo in avanti alle teorie evolutive di Darwin e indirizza i settori più avanzati delle ricerche sull’origine della vita. Ma per arrivare a questo risultato e agli ampi riconoscimenti che da esso le vennero Lynn Margulis dovette lottare tenacemente portando avanti, accanto ai suoi apprezzati corsi d’insegnamento presso le sedi di Boston e di Amherst dell’Università del Massachussetts, un instancabile lavoro sul campo e in laboratorio alla ricerca di sempre nuove prove a sostegno delle sue idee. Idee che non solo ha sostenuto tra gli addetti ai lavori, ma ha sempre voluto far conoscere a un pubblico il più vasto possibile attraverso pubblicazioni, filmati e seguitissime conferenze.

Questa biografia, che esce nel decimo anniversario della morte di Lynn Margulis, si propone non solo di ripercorrere tutte le tappe della sua impegnativa attività scientifica, ma intende far conoscere attraverso le sue stesse parole e le testimonianze di colleghi, amici e parenti la multiforme e affascinante personalità di questa scienziata non ancora abbastanza conosciuta nel nostro paese.

AUTRICE. Adriana Giannini, laureata in Scienze naturali all’Università di Milano, è stata caporedattrice della rivista “Le Scienze” e responsabile della collana “Le Scienze-Quaderni”, da lei ideata. Svolge attività giornalistica e divulgativa con particolare interesse per i temi medico-biologici e ambientali. Ha scritto i libri: Le riserve della natura, Parchi nazionali del mondo, Mendel, il padre ‘postumo’ della genetica e Difendersi dalle allergie.