Nelle società avanzate reti e potenza di calcolo sono fattori chiave del progresso e della competitività. La smart society, la smart economy e le smart cities, di cui tanto si parla, si basano infatti su dotazioni immateriali come efficienza, velocità, sicurezza nella distribuzione e condivisione dei dati. In tutto ciò la ricerca scientifica –in particolare la Fisica- fa da traino, progettando e realizzando nuovi strumenti, infrastrutture e servizi.

Da questa fucina è uscita la Grid, potente architettura europea di reti e calcolo distribuito, la cui vasta community si riunirà a Bari dal 10 al 13 novembre in occasione dell’ EGI Community Forum 2015. Nata per far fronte alla gigantesca mole di dati prodotta dalla Fisica di LHC (CERN di Ginevra), l’European Grid Infrastructure (EGI) conta già oggi oltre 350 centri sparsi in 57 nazioni. Ma la sua utenza sta crescendo in misura importante: in rapido e costante aumento è infatti la domanda di calcolo che esprimono settori diversi, dalla BioMedicina alla Meteorologia, dai Beni Culturali alle Scienze della Terra.

Come hanno dimostrato tutte le precedenti conferenze dell’ EGI Community (Helsinki, Manchester, Munich, Vilnius), cresce anche l’attenzione da parte di operatori economici e aziende leader dell’ ICT. L’EGI Forum di Bari sarà quindi un’imperdibile occasione per le imprese pugliesi interessate a conoscere le nuove frontiere del digitale e stabilire contatti con le più avanzate realtà d’ Europa e del mondo.

EGI, European Grid Infrastructure

EGI fornisce l’infrastruttura, i servizi e gli strumenti per distribuire e condividere dati tra ricercatori che operano in varie parti del mondo e in disparati settori tra cui Medicina, Scienza della vita, Scienza  della Terra, Chimica computazionale, Beni Culturali, oltre alla Fisica delle alte energie. Tutti i maggiori centri di ricerca e laboratori europei, fra i quali in Italia l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), afferiscono infatti all’EGI.

Con la sua enorme potenza computa
zionale EGI è la e-infrastruttura che ha consentito di analizzare l’enorme mole di dati raccolti dagli esperimenti del large Hadron Collider al CERN di Ginevra, permettendo di   dimostrare l’esistenza del Bosone di Higgs. In termini numerici EGI è costituito da 350 realtà  di 54 paesi diversi, 650000 CPU_core, 300 PByte di storage su disco e 200 PB su nastro.

EGI a Bari

datacenter ReCaSL’EGI Community Forum di Bari è un evento di grande valore tecnologico che vede la partecipazione di 250 delegati provenienti da Paesi di tutto il mondo: protagonisti di una rivoluzione epocale che ha trasformato il modo di fare ricerca e innovazione e che produce servizi utili alla scienza e, sempre più, a realtà di produzione innovativa di saperi e conoscenze. “E’ per noi motivo di grande soddisfazione aver portato questo evento in Puglia, circostanza che rappresenta un riconoscimento internazionale degli sforzi fatti negli ultimi anni nel campo dell’ICT” dichiara il Prof. Salvatore Nuzzo, Direttore del Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari. Qui sorge infatti il Datacenter ReCaS. Questo grande centro di calcolo, nato sei anni fa per iniziativa della Sezione INFN di Bari e potenziato di recente, il ReCaS ha raggiunto dimensioni ragguardevoli nel panorama internazionale e rappresenta, con le attuali capacità di calcolo e storage, uno dei maggiori centri pubblici italiani di supercalcolo.