Il 2019 è per l’UNESCO l’anno internazionale della tavola periodica degli elementi chimici. L’occasione è il centocinquantenario della prima versione redatta dal russo Dmitrij Ivanovic Mendeleev.

Dal 1869 la tavola è stata di grande utilità e interesse per la chimica e la fisica, ma già nei decenni precedenti furono vari gli scienziati che si sforzarono di riscontrare regolarità nell’andamento delle proprietà degli elementi: la storia degli antefatti e degli sviluppi è ricca di aspetti che colpiscono dal punto di vista sia scientifico sia umano. Per noi moderni quella tabella è una fonte ricchissima di conoscenze pratiche, per esempio per gli studenti delle scuole superiori, i quali, se la sfruttano adeguatamente, possono servirsene per faticare meno sui libri e per capire meglio la chimica, scienza spesso ingiustamente ritenuta astrusa, pesante e noiosa.

Nei suoi centocinquant’anni di vita, la tavola si arricchisce di molti nuovi elementi che mancavano nella prima versione di Mendeleev: alcuni esistenti in natura e scoperti dopo il 1869, altri invece creati artificialmente dall’uomo grazie ai progressi della fisica nucleare. Ma dove e come hanno avuto origine gli elementi naturali? In quei potentissimi reattori nucleari che sono le stelle. Una storia dunque che comincia nelle profondità cosmiche e continua nei laboratori degli scienziati.

Il lavoro del giornalista deve contribuire a far conoscere lo strumento, sensibilizzare i giovani ad utilizzarlo; partecipare alle celebrazioni per il 150° anniversario.

Seminario organizzato da Ugis e Fast d’intesa con OdG- Ordine giornalisti della Lombardia
Concessione di 3 CPF ai giornalisti iscritti alla piattaforma S.I.Ge.F

Programma

Scheda di iscrizione per il pubblico