palombiroQuarantaquattro settimane di corso, sveglia prima dell’alba, condizionamento fisico, immersioni impegnative, di giorno e di notte, studio intenso, sudore, fatica e costanza. Tanto ci vuole per provare a diventare un palombaro della Marina Militare. Sulle motivazioni per cui uno voglia fare il palombaro, ci ha provato il giornalista Leonardo D’Imporzano a spiegarlo, attraverso le pagine di “PALOMBiRO. Pagine dal fondo” edito da Magenes. In un luogo difficilmente accessibile quale Comsubin, l’autore ha avuto l’opportunità di essere un privilegiato osservatore, non solo della realtà di Comsubin stessa, ma attraverso le pagine del libro ha cercato di accedere all’anima dei palombari e alle motivazioni che fanno da leva ad un lavoro che appare infinito. Un libro orientato verso una parte più “emozionale”, entrando nel vivo del lato umano, esplorandone i risvolti, in un contesto e in situazioni di assoluta straordinarietà: tra speranze, illusioni e desideri degli allievi; ricordi, aneddoti e aspettative degli istruttori, nonché dei palombari in servizio, le storie individuali loro e di quelli in congedo, in un percorso della memoria personale per offrire uno spaccato diverso e singolare sulla memoria storica. All’insegna d’una scrupolosa autenticità.
Quasi 150 pagine da leggere tutto d’un fiato, con le prefazioni del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio De Giorgi e del Comandante di Comsubin C.V. Francesco Chionna.