Organizzato da UGIS, d’intesa con l’Ordine e Fondazione Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, con la collaborazione di FAST – Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche e il sostegno della Fondazione di Piacenza e di Vigevano.
Presso Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant’Eufemia 12 – Piacenza
Presentazione e Programma
Il corso apre il sesto anno a Piacenza per la Giornata di studi UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici, che con Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna continuano il loro impegno dando un contributo all’evoluzione del percorso deontologico per una professionalità responsabile nell’informazione scientifica e sanitaria, con un focus continuo nel tempo e consolidato, anche dal laboratorio di formazione dedicato sul territorio piacentino dal 2018 al 2020. Da questa esperienza nasceva il Manifesto di Piacenza di UGIS, dalle cui indicazioni il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha integrato il “Testo Unico dei Doveri del Giornalista” all’art. 6 riferito all’informazione scientifica e sanitaria.
Il mondo della scienza è da tempo protagonista nei media e la deontologia nell’informazione scientifica si è dimostrata sempre più necessaria per le nuove esigenze della professione. Norme e strumenti utili aiutano il giornalista a crearsi una nuova “cassetta degli attrezzi” nel proprio lavoro per affrontare i temi della scienza.
Gli aspetti deontologici e metodologici della professione, l’attenzione alla verifica delle fonti qualificate, anche internazionali, e il confronto dei diversi pareri, il rapporto con gli scienziati, i rischi delle false notizie e dell’evolversi del mondo informatico nel nostro settore vengono trattati da Giovanni Caprara, presidente UGIS ed editorialista scientifico del Corriere della Sera, con la relazione “Comunicare bene la scienza: il Manifesto di Piacenza, tra sfide, deontologia e necessità dei media”; da Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna con “L’intelligenza artificiale nella nuova cassetta degli attrezzi del giornalista“ e da Giovanni Rossi, past – president dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna., nell’intervento “L’informazione scientifica e sanitaria nell’evoluzione dell’art.6 del Testo Unico”.
Modera Gabriella Bernardi, membro del Collegio dei probiviri UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici.
Vari scienziati ed esperti italiani di portata internazionale, con all’attivo importanti pubblicazioni scientifiche e progetti di ricerca innovativi, illustrano poi i loro studi, le ricadute sociali e mediatiche su temi attuali e multidisciplinari come le malattie oncologiche, la datazione al radiocarbonio negli studi sull’evoluzione umana, le nuove ricerche sul nucleare, l’intelligenza artificiale, gli studi su fibra di carbonio, le nuove tecnologie satellitari:
“Quando la biologia incontra la fisica in oncologia: come comunicare la complessità”, Giorgio Scita, dirige all’IFOM, Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare, l’unità di ricerca Meccanismi di migrazione delle cellule tumorali, è professore ordinario al dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano.
“Un salto nel nostro passato evolutivo utilizzando l’orologio atomico per eccellenza: Il radiocarbonio”, Sahra Talamo, professore ordinario al dipartimento di chimica “G. Ciamician” dell’Università degli Studi di Bologna, studia l’evoluzione umana e dal 2020 dirige il laboratorio di radiocarbonio ‘BRAVHO; è vincitrice di un ERC starting grant in corso.
“La fusione, energia per un futuro sostenibile”, Piero Martin, professore ordinario al dipartimento di Fisica ed Astronomia “Galileo Galilei” dell’Università degli Studi di Padova, è Chief Physicist dell’esperimento DTT ed è stato responsabile di progetti di ricerca internazionali.
“Raccontare nelle notizie il futuro della fibra di carbonio: navigazione, aerospazio, energia, medicina”, Paola Rovellini, executive manager MAE, Piacenza, esperta di chimica e tecnologie innovative per lo sviluppo in ambiti multidisciplinari, ha attuato un progetto specifico sulla fibra di carbonio.
“Il satellite di Piacenza diventa una costellazione”, Alessandro Fanni, ha fondato a Piacenza la start-up CSHARK; ha costruito e lanciato con Space X di Elon Musk un satellite e ora sta realizzando una costellazione di 100 satelliti.